Assemblea diocesana di fine anno pastorale 2021/2022

Il prossimo giovedì 9 giugno 2022, alle ore 18,00 presso la curia diocesana di Latina, si terrà l’assemblea diocesana a conclusione dell’anno pastorale 2021/2022.

Significativo il titolo scelto: «Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia» (Sal 126,5). A presiedere l’assemblea sarà il vescovo Mariano Crociata.

Locandina per l’Assemblea Diocesana giugno 2022

In basso scarica il libretto per la liturgia all’assemblea ↓

AGGIORNAMENTO (09/06/2022):

La metafora dell’agricoltore ha fatto da ideale guida all’assemblea diocesana di fine anno pastorale. Il titolo, infatti, è stato preso dal salmo 126 (versetto 5): «Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia». A presentare e raccordare i vari interventi è stato don Massimo Capitani, coordinatore degli Uffici pastorali, il quale ha ricordato che quello trascorso «per tutti i motivi che conosciamo è stato un periodo difficile durante il quale non ci siamo fermati». Momenti in cui i parroci si sono trovati soli a mantenere quel minimo di relazioni, motivo per cui don Capitani ha espresso loro un «ringraziamento per quanto fatto». Proseguendo nella metafora agricola, l’attività svolta dagli uffici pastorali è stata ricapitolata con quattro verbi.

Angelo Raponi, direttore della Caritas, con “Arare” ha ricordato il servizio di Caritas, Migrantes, Ufficio Liturgico e Comunicazioni Sociali, volto a creare i presupposti di un cambiamento. Così, Caritas e Migrantes, «si sono spesi, in un profondo lavoro di animazione delle comunità cristiane, coinvolgendo gli operatori della carità in attività di confronto, formazione ed animazione al senso comunitario della testimonianza della carità, agganciando i giovani in esperienze di volontariato e di formazione», ha spiegato Raponi, «mentre l’Ufficio per le Comunicazioni Sociali ha avuto l’onere di far conoscere alla comunità ecclesiale e civile quanto la Chiesa stesse facendo per continuare la sua missione di annuncio, invitando a prendersi cura delle persone in momenti così duri per la collettività, oltre ai dialoghi informali con i parroci sul senso pastorale circa l’uso dei social e delle nuove tecnologie». L’Ufficio Liturgico ha guidato la ripresa a pieno ritmo delle celebrazioni liturgiche e nei momenti forti dell’anno pastorale.

Con il verbo “Seminare” è stata indicata quella «relazione che supera il tempo e la nostra opera, è affidare alla terra il buon seme, nell’auspicio di un raccolto abbondante», ha spiegato don Fabrizio Cavone, direttore dell’Ufficio per l’Annuncio e la Catechesi, ricordando l’attività «di tanti catechisti che nonostante mille fatiche esprimono l’attenzione a bambini, ragazzi e famiglie, non più attraverso grandi iniziative e raduni, ma attraverso un annuncio del Vangelo fatto negli incontri settimanali». A questo si aggiunge «il servizio dell’Ufficio Scuola e Insegnanti di religione, per la loro azione educativa», ma senza dimenticare anche l’impegno dell’Ufficio Ecumenico e Interreligioso «per i momenti di incontro e preghiera con persone di altre fedi e religioni», e infine la Scuola di Teologia con i suoi 16 corsi formativi offerti quest’anno.

E quando le piante nascono scatta il verbo “Curare”. Ne sanno qualcosa gli Uffici per la pastorale Giovanile e vocazionale, per la Famiglia, per quella Universitaria, per la Salute. «Con i giovani c’è stata la cura della fede attraverso il percorso delle 10 Parole, vari incontri di preghiera, la Pasquetta con il Papa, l’alternanza Scuola lavoro con il Liceo Artistico», ha spiegato don Paolo Lucconi, direttore della Pastorale giovanile e vocazionale. Per la Famiglia «si conta la formazione dei fidanzati in vista del matrimonio, gli incontri di preghiera foraniali e il servizio di consulenza Il Pozzo», ha concluso Lucconi, «per la Salute, l’ufficio ha curato gli incontri di formazione sull’accompagnamento della persona malata e dei suoi familiari».

Il “Raccogliere” è stato spiegato da don Capitani accennando ai due pilastri su cui poggia il cammino pastorale diocesano: il Percorso dell’Iniziazione Cristiana e il cammino sinodale. Per il primo punto, don Giovanni Castagnoli ha presentato la bozza per il prossimo sussidio Con il passo giusto, per le fasce d’età 0-2, 6-8, 12-15 anni. L’incontro è terminato con la liturgia della Parola, durante la quale il vescovo Mariano Crociata ha affermato: «La domanda è infatti se la nostra fede è davvero viva e forte. Le difficoltà non possono oscurare il riconoscimento dell’opera di Dio anche in un tempo come questo. Riconoscere il Signore e lasciarlo agire, assecondarlo e acconsentirgli: è questo che ci è chiesto. Non possiamo guardare al nuovo anno che si profila dopo la pausa estiva senza avvertire l’esigenza pungente di lavorare su noi stessi, rimettendo al centro l’ascolto, la preghiera, la cura della qualità della fede, riservando ad essa tutto il tempo e tutte le energie che richiede. Abbiamo bisogno di una ritrovata spiritualità, di un senso vivo della presenza e dell’azione del Signore nella nostra vita e nella nostra storia».

Il Cammino sinodale. Una parte dell’assemblea diocesana di fine anno pastorale ha riguardato il cammino sinodale fino ad ora compiuto e quanto ci sarà ancora da fare. La sintesi è stata esposta da don Enrico Scaccia, vicario generale e referente diocesano per il Sinodo. «Il cammino sinodale diocesano, in questa seconda parte dell’anno pastorale, si è sviluppato trovando le proprie radici nell’Assemblea sinodale diocesana dello scorso 18 febbraio», ha ricordato don Scaccia. Un momento in cui è stata riportata la prima fase di ascolto in cui è stata data «attenzione a coloro che nelle parrocchie vivono un servizio delicato» come il Consiglio pastorale parrocchiale, o impegnati a titolo di operatori pastorali. Nel frattempo, è in corso l’ascolto di coloro che vivono la comunità ecclesiale senza particolari impegni, realizzato con questionari rivolti alle famiglie, agli adulti e ai bambini e ragazzi. Per il prossimo anno pastorale, invece, «le priorità individuate sono corresponsabilità e formazione degli operatori pastorali; l’ascolto dei “mondi” (poveri, giovani, donne, professioni, culture…); lo snellimento delle strutture ecclesiali e un altro ambito che sceglieremo in base ai risultati di questo primo anno», ha concluso Scaccia.

Il Vescovo. Ai partecipanti l’assemblea, ai relatori il ringraziamento del vescovo Mariano Crociata. L’assemblea si è conclusa con la liturgia della Parola, durante la quale il vescovo Crociata ha pronunciato la seguente omelia –> per leggerla clicca QUI

Il tavolo dei relatori all’assemblea di fine anno pastorale 2022

Un momento dell’assemblea di fine anno pastorale 2022