Microcredito, un anno di progetto portato avanti dalla Caritas diocesana

La Caritas diocesana pontina ha presentato in quest giorni il rapporto sul primo anno di vita del progetto Microcredito, portato avanti insieme alla Confraternita delle Stimmate di Cisterna e con il supporto bancario della Cassa Rurale ed agraria dell’Agro pontino. Il servizio della Caritas ha l’obiettivo di proporre una soluzione per far fronte a situazioni di emergenza finanziaria in cui possono trovarsi persone e famiglie che si trovano in condizione di particolare vulnerabilità economico-sociale e che non riescono ad accedere ai finanziamenti bancari ordinari. Il finanziamento massimo ottenibile è di 2500 euro.

In questo primo anno sono stati erogati 22 micro prestiti, di cui uno già interamente restituito, pari a 33.300 euro distribuiti. Nel frattempo sono stati già 70 i richiedenti che hanno sostenuto il colloquio preliminare per avviare l’eventuale fase istruttoria. Vari sono i motivi che portano alla richiesta del microcredito, tra questi i primi sono la caparra per l’affitto di appartamenti o mensilità arretrate, oppure per le bollette di utenze e i premi assicurativi delle vetture. Non mancano purtroppo le richieste anche per sostenere le spese sanitarie o di istruzione. Lo stesso don Angelo Buonaiuto, direttore della Caritas, ha ricordato come fino ad ora le persone che hanno ricevuto il contributo procedono con regolarità alla restituzione.

Nel corso della presentazione lo stesso vescovo Mariano Crociata ha sottolineato, oltre l’azione concreta di aiuto, come questo del microcredito sia «un progetto esemplare, perché aiuta le persone responsabilizzandole nell’impegno a restituire il prestito. Questo è il senso di chi vuol superare le proprie difficoltà con il proprio impegno e non con la generosità che si disperde». Per il futuro, invece, il presidente della Banca di credito cooperativo Maurizio Manfrin ha auspicato «una maggiora sensibilizzazione e partecipazione degli enti locali, come di altre categorie economiche, a questi progetti per aumentare la possibilità di aiuto con questa forma particolare di credito, che va oltre le regole rigide del prestito bancario classico».