8xmille: basta solo una firma per aiutare i più bisognosi

Domenica 5 maggio torna la Giornata Nazionale dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Nelle 81 parrocchie della Diocesi diLatina, come in tutte le altre parrocchie in Italia, ai fedeli sarà ricordato che il sostegno economico della Chiesa è affidato a loro e che la firma per la destinazione dell’8xmille del gettito Irpef è uno degli strumenti essenziali. I soldi che arriveranno servono ai professionisti e volontari per realizzare ogni anno migliaia di progetti pensati nelle diocesi italiane, secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

In base al prospetto pubblicato su questo sito web, nel 2023 la Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno ha ricevuto dalla Conferenza Episcopale Italiana poco meno di 775 mila euro per le opere di culto e pastorali, cioè quelle spese necessarie per gli incontri e le riunioni (e altri eventi in genere) organizzati dagli uffici pastorali diocesani, i tanti momenti formativi, le spese correnti per le strutture pastorali (tra cui anche le tasse e imposte varie, a differenza di quel che in tanti sostengono sul fatto che la chiesa non paga i tributi), gli aiuti alle parrocchie per le manutenzioni delle chiese. Sempre l’anno scorso e dalla CEI la diocesi pontina ha ricevuto oltre 737 mila euro da destinare alle opere caritative. Un fronte che, specie in questi ultimi anni di crisi generale, ha messo a dura prova le Caritas diocesana e quelle parrocchiali chiamate a sostenere le richieste di aiuto materiale che sono sempre in aumento. Basti pensare che circa 500 mila euro sono stati utilizzati per i servizi caritativi come la mensa dei poveri, Casa Betania (destinata all’accoglienza delle persone con fragilità e ora ristrutturazione), il Poliambulatorio, gli aiuti diretti alle persone o la messa a disposizione di due miniappartamenti per ospitare i pazienti oncologici fuori sede che arrivano all’ospedale di Latina per le sedute di radioterapia. Insomma, una rete di aiuto messa in campo ogni anno dalla Chiesa cattolica per rispondere alle nuove povertà e a fasce di popolazione con bisogni diversi e sempre più complessi. Per questo motivo l’8xmille è un vero e proprio moltiplicatore di risorse e servizi che ritornano sul territorio a beneficio di tutti. Un sostegno concreto per i più fragili che fugge le logiche del mero assistenzialismo ma anzi diventa un volano di percorsi di promozione umana.

L’8xmille fornisce, dunque, carburante ad una macchina della carità immensa a beneficio di tutti, non solo dei cattolici, e dove tanti, ogni giorno, trovano porte aperte e speranza restituita grazie a questo strumento di democrazia fiscale davvero straordinario. Ogni anno, infatti, la Chiesa si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei contribuenti per rinnovare la firma che si trasforma in mezzi per la realizzazione di opere. Per questo c’è bisogno dell’aiuto di tutti.

Facile la modalità della donazione perché basta solo una firma che al contribuente non costa nulla. Nel senso che il contribuente che firma nello spazio “8xmille alla Chiesa Cattolica” non dovrà pagare alcuna somma in più di tasse o altre imposte, questo è bene chiarirlo, perché significa solo che lo Stato trasferirà alla Chiesa Cattolica questa piccola frazione del gettito Irpef che ha già incamerato dai contribuenti. Possono firmare tutti coloro che concorrono al gettito Irpef: chi presenta il 730, chi presenta il Modello Redditi, ma anche chi dispone solamente del solo Modello CU, perché possiede unicamente redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati e non è obbligato a presentare la dichiarazione. Anche questi ultimi, infatti, possono esprimere la propria preferenza per la destinazione dell’8xmille. Questa modalità di donare sostegno alle comunità ecclesiali deriva dall’accordo concordatario tra lo Stato italiano e la Chiesa Cattolica, revisionato nel 1984, il quale prevede ad oggi che la Chiesa sia finanziata dalle offerte libere dei propri fedeli e dall’8xmille delle entrate Irpef come scelta del contribuente.