«ZeroDiciotto»: il progetto per accompagnare i giovani, inizia la discussione sulla bozza

Giovani

Nella giornata di oggi, presso la curia vescovile di Latina, si è tenuta l’assemblea del clero durante la quale è stata presentata la bozza di «ZeroDiciotto», importante progetto pastorale ed educativo rivolto alle famiglie e alle nuove generazioni. Il principio di questo progetto è chiaro: «Aiutare bambini, ragazzi e giovani a incontrare Gesù e il suo Vangelo come presenza che aderisce a tutte le dimensioni della vita: di famiglia, di amicizie, di scuola, di gioco e di sport e di altro ancora. Le nostre comunità devono diventare capaci di accompagnare i ragazzi nella loro crescita aiutandoli a conoscere e assimilare la relazione con Gesù come costitutiva delle loro persone, della loro maturazione e di tutte le esperienze che caratterizzano il loro percorso evolutivo», così aveva spiegato il vescovo Mariano Crociata in una sua lettera dell’ottobre scorso indirizzata a coloro, presbiteri, diaconi e laici, che a vario titolo hanno messo mano alle diverse parti del lavoro.

Dopo circa cinque mesi di riunioni e discussioni da parte di due commissioni e di sedute congiunte dei Consigli pastorale diocesano e presbiterale ora è disponibile una traccia di lavoro che, nei prossimi mesi, dovrà essere portata a conoscenza dei fedeli nelle cinque foranie. Un confronto attraverso il quale sarà possibile anche dare indicazioni utili a eventuali modifiche del documento.

Il progetto è articolato su tre fasce d’età, che seppur ben distinte tra loro hanno chiari punti di aggancio. Da un punto di vista metodologico si è partiti dall’esistente, e cioè il cammino di cinque anni che abbraccia la celebrazione dei sacramenti che completano l’Iniziazione Cristiana, da 8 a 12 anni d’età. Attorno a questo nucleo è stato costruito il nuovo percorso per i piccoli, da 0 a 7 anni d’età, e quello dei più grandi, da 13 a 18 anni.

Proprio per lo 0-7 anni d’età, quello presentato è uno schema operativo, ritenuto utile per iniziare un confronto su cosa proporre alle famiglie che chiedono il battesimo per i propri figli. La Commissione che ha curato questa parte ricorda che «non essendoci al momento nella nostra Diocesi una proposta strutturata di pastorale dell’infanzia, le indicazioni potrebbero apparire impegnative ed eccessivamente gravose in termini di impegno e di sforzo pastorale. Per questo sarà necessario anche un periodo adeguato di formazione per la condivisione del progetto e delle modalità di attuazione. Un progetto approvato a livello diocesano, senza la necessaria comprensione di chi e di come vada realizzato, molto probabilmente è destinato a rimanere infruttuoso». Idealmente, il periodo sarà diviso in tre tempi: 0-2 anni, l’attesa, il battesimo, il post-battesimo immediato; 3-5, i primi passi nella fede (scuola dell’infanzia); 6-7: accoglienza nella comunità (scuola primaria) e preparazione al percorso successivo.

Si arriva al periodo 8-12 anni d’età, quello su cui c’è maggiore attesa poiché si tratta degli anni legati al catechismo per la Prima Comunione e la Cresima (ad oggi cinque anni). Un periodo che però deve essere visto come un cammino di fede più che come “acquisizione di un sacramento” (per quanto ciò sia ovviamente importante). Attraverso precise tappe si porterà il bambino a scoprire il suo senso religioso e come questo va vissuto in un corpo unico come quello ecclesiale (la Comunione) per arrivare a fargli scoprire, da ragazzo, come lo Spirito Santo interiormente lo attrezzi con i suoi doni per il futuro (la Cresima).

Per i 13-18 anni d’età è stato pensato un «progetto educativo» con cui accompagnare «il giovane nelle diverse tappe della propria maturazione, attraverso un percorso spirituale, alla conoscenza sempre più vera e profonda di Gesù, amico e compagno di cammino e, presuppone, che il giovane maturi, in questo accompagnamento, una discreta appartenenza ecclesiale così da essere inviato a trovare il suo luogo nell’essere strumento prezioso per la costruzione del Regno di Dio».

L’approvazione finale del testo è prevista per il prossimo giugno, da parte dell’assemblea del clero e dei consigli pastorale diocesano e presbiterale in seduta congiunta. Il vescovo Mariano Crociata, sempre oggi all’assemblea, ha scandito i tempi di attuazione: nel corso dell’anno pastorale 2019/2020 saranno costituiti gruppi di lavoro e commissioni per la redazione dei singoli percorsi e modalità operative; nell’ano pastorale 2020/2021 entrata in vigore del progetto.