«Quando due saranno uno», l’incontro dei fidanzati con il Vescovo per riflettere sul valore dell’unità tra uomo e donna

Ieri pomeriggio il vescovo Mariano Crociata ha incontrato i fidanzati che nelle varie parrocchie stanno seguendo il cammino di preparazione in vista del matrimonio. Il tema che ha fatto da guida è stato «Quando due saranno uno». La riflessione del Vescovo ha riguardato in particolare il senso dell’unità. «Oggi non è facile parlare di unità, specie in questo tempo in cui è data importanza piuttosto al singolo, all’individuo. Questo succede anche nella vita di coppia o nelle nostre comunità, si parla sempre dall’angolazione del singolo individuo. Un altro punto di vista è quello del sentimento: l’unità nella coppia è il risultato di una spinta affettiva, come frutto di un accordo, si prospetta una convivenza ecc… Un’unità basata su questi presupposti è fragile. Invece, l’unità – in senso cristiano – chiede altro. Cioè, chiede un’unità alla luce della fede, dell’esperienza cristiana e della Scrittura», ha spiegato Crociata.

A proposito delle Scritture, il Vescovo ha ricordato l’episodio della Genesi sulla creazione della donna dalla costola dell’uomo, per spiegare che «andando oltre la descrizione letteraria, ciò vuol dire che essi erano una unità originaria. Ma questa divisione – nell’identica dignità – è in vista di una unità futura che dovranno formare loro due, anche attraverso quella unità naturale che è quella biologica del generare un figlio». Continuando con questo ragionamento è facile capire che «l’unità è scritta nella struttura di uomo e donna, non la inventano loro, non nasce dalla volontà dei due in quel momento. È un richiamo all’unità originaria cui siamo chiamati». Ovviamente, l’unità dell’uomo e della donna si costituisce nel matrimonio ma «si realizza con una forma giuridica (il rito), con cui ci si assume una responsabilità davanti la Chiesa e la società, e ogni giorno con la convivenza».

In conclusione, il Vescovo ha voluto ricordare alle coppie che «Gesù dialoga continuamente con il Padre per noi, per ciascuna coppia di voi, come quando pregava – il termine non è pienamente esatto – il Padre per la nostra unità». Ecco perché non bisogna pensare che «la vostra unione sia solo frutto della vostra volontà e affettività, del vostro amore» perché «siete sempre in questo dialogo di Gesù con il Padre. Non dimenticatelo».