Un anno già trascorso in terra pontina. Oggi è il primo anniversario del vescovo Mariano Crociata alla guida della Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno. Infatti, era il 15 dicembre del 2013 quando una folla tra fedeli, presbiterio, religiosi e autorità locali lo accolsero nella chiesa del Sacro Cuore per la celebrazione dell’insediamento.
Proprio il vicario generale, monsignor Mario Sbarigia, ha rievocato i passaggi salienti dell’anno appena trascorso, un anno che ha definito «intenso e ricchissimo», «un dono e una grazia straordinaria per l’intera Chiesa pontina». In monsignor Crociata, ha continuato, «Dio ci ha donato un pastore vero, ricco di doti e di competenze, un uomo di Dio e un maestro di fede».
Già dai primi discorsi si è intuito qualcosa dello stile di monsignor Crociata, «uno stile che nei mesi successivi avremmo imparato a conoscere ed apprezzare; in particolare, mi colpirono la disponibilità e l’umiltà di volersi da subito mettere in ascolto della nostra Chiesa, la percezione che questo nuovo ministero rappresentava un dono di Dio e che come tale andava esercitato, infine la volontà di elaborare insieme un progetto pastorale misurato sui bisogni e sulle attese della nostra gente e delle comunità cristiane».
Il vicario generale per il suo ruolo ha modo di stare molto vicino al Vescovo. Dunque, un osservatore privilegiato: «Del vescovo Mariano, anzitutto sorprende la sua straordinaria dedizione al ministero. Ci troviamo davanti a un lavoratore infaticabile, a uno che affronta direttamente e con determinazione le situazioni e i problemi che si presentano di volta in volta. E questo promuovendo e suscitando accanto a sé una fitta rete di collaborazioni. Dimostra con ciò di credere sul serio negli organismi di comunione della Chiesa locale».
Oltretutto, ha continuato sempre Sbarigia, monsignor Crociata «ha una capacità non comune di leggere ed interpretare l’oggi della Chiesa e della società italiane. Nel vescovo si colgono un’apertura schietta, sebbene non ingenua, ad un mondo in rapida trasformazione, unita alla sua competenza di teologo e alla sua sensibilità di pastore», qualità che gli derivano anche dalla sua esperienza quinquennale come segretario generale della Conferenza episcopale italiana.
L’augurio del vicario generale, anche a nome della diocesi, «è quello che possa, insieme a noi, realizzare il sogno che proprio l’altro giorno confidava al nuovo consiglio pastorale diocesano: il sogno di una diocesi in cui cresce la maturità della fede, in cui il centro diocesano sia capace di animare la vita delle comunità cristiane, senza sostituirsi alle parrocchie ma aiutandole a convergere verso Cristo».
Consulta anche questo link (altra intervista di monsignor Sbarigia a Lazio Sette per l’anniversario del vescovo Mariano Crociata).