Ieri, 6 settembre, grande festa per la comunità parrocchiale di Stella Maris, che comprende il territorio di Capo Portiere e il Lido di Latina, dove tre sacerdoti pallottini inizieranno il loro servizio alla guida della parrocchia. La parrocchia è stata affidata formalmente ai Padri Pallottini della Provincia religiosa “Santa Famiglia” del Rwanda-Repubblica Democratica del Congo-Belgio, di cui la presenza pontina è la loro missione in Italia. Durante la Messa, il vescovo Mariano Crociata ha presentato padre Marc Nzeyimana, che assume l’incarico di amministratore parrocchiale (ha la responsabilità del parroco), padre Jerome Niyongabo e padre Norbert Sebutitira Nsengiyumva come vicari parrocchiali.
«È una grande sfida quella che oggi comincia, per loro, per voi, e un po’ per tutti noi, perché nella comunione e nella comunanza di tante cose che lega tutto l’orbe cattolico, dobbiamo scontare le differenze di cultura, dalla cui integrazione scaturisce un grande arricchimento reciproco, ma che non viene conseguito senza uno sforzo di mutuo riconoscimento, di accoglienza, di rispetto e di scambio gli uni verso gli altri», ha ricordato il vescovo nella sua omelia. Tra i progetti futuri che i padri pallottini dovranno portare avanti c’è quello di far diventare la chiesa di Stella Maris un centro di spiritualità diocesano. Nella loro organizzazione interna, la comunità pontina è dedicata alla Beata Elisabetta Sanna, una laica tra le prime collaboratrici di san Vincenzo Pallotti, il sacerdote romano che nell’800 fondò la Società dell’Apostolato Cattolico (i cui membri sono chiamati pallottini). Con l’occasione la comunità ha salutato il parroco don Giuseppe Quattrociocchi, che resterà ancora pochi mesi anche parroco di Borgo Sabotino e che ha assunto il nuovo incarico di Delegato episcopale per il Clero.