Prima il Rosario e poi la Messa, presieduta dal vescovo Mariano Crociata. Così è stata celebrata la Giornata del malato oggi pomeriggio a Latina, nella cattedrale di San Marco. La Giornata nasce associata alla festa della Madonna di Lourdes, luogo che vede accorrere tanti malati e che ha fatto scoprire anche tante esperienze di guarigione. La condizione del malato ha assunto una connotazione particolare proprio a causa dell’attuale pandemia che impone ai soggetti fragili tanta prudenza nei rapporti sociali, con il rischio di veder ridotta l’assistenza nei loro confronti, anche solo come presenza per compagnia o per far fronte alle piccole esigenze.
Monsignor Crociata nella sua omelia ha ricordato che «la presenza di Maria nella condizione degli ammalati sviluppa la premura materna di Maria nei confronti di tutti i discepoli di Gesù e di tutte le persone fragili e inferme per amore di Gesù e nel suo nome. Questa premura è alla base del messaggio di papa Francesco per questa giornata, incentrata sulla relazione di fiducia e di cura nei confronti dei malati». Proseguendo, il vescovo ha spiegato che «il senso della malattia si può scoprire nella fede e nella preghiera e a partire dall’esperienza di prossimità, di cura e di compassione, in ultimo come partecipazione alla croce di Cristo». Poi, ribaltando la prospettiva, il vescovo Crociata ha concluso ricordando che «il senso della salute non può essere quello dell’egoistico godimento della propria condizione di benessere, ma quello del servizio agli altri».