Una folla di fedeli ha partecipato, ieri sera a Latina, alla processione del Corpus Domini guidata dal vescovo Mariano Crociata. Altre processioni sono state tenute nelle altre città della diocesi pontina. Nel Capoluogo, dopo la Messa presieduta dal Vescovo e concelebrata dai sacerdoti e diaconi della città, l'ostensorio con il Corpo di Cristo ha attraversato piazza San Marco, attraverso corso della Repubblica è arrivato in piazza del Popolo, da ha imboccato via Duca del Mare, via IV novembre, via Giuliani e ha fatto così ritorno in cattedrale.
Nel corso dell'omelia, monsignor Crociata ha ricordato il valore dell'alleanza, «una parola che ricorre in tutte e tre le letture», e che in particolare «definisce il rapporto di Dio con il suo popolo, dalla sua attuazione originaria nel cammino dell’Esodo sancita con il sangue, infranta dalla infedeltà del popolo, al suo definitivo rinnovo con il sangue di Cristo».
In un passaggio successivo, sempre il Vescovo ha ricordato che «Gesù consegna nell’Eucaristia il suo sangue dell’alleanza. Così, l’Eucaristia è il luogo sacramentale dell’alleanza – intesa anche come relazione personale fedele – del popolo di Dio, ora reso corpo di Cristo. La verità dell’Eucaristia è legata per noi a due condizioni: al nostro essere fedeli nei fatti e al nostro essere corpo di Cristo».
Così, c'è un naturale richiamo di Crociata alla coerenza: «Se con l'Eucarestia siamo un unico corpo con Cristo allora anche tra noi dobbiamo essere in comunione. Trascurare o offendere o rompere la comunione è contraddire l’Eucaristia celebrata e ricevuta, negare nella realtà ciò che compiamo come segno e rito. Dunque, fare comunione è l’unico modo possibile di dare senso al nostro rito fondamentale e principale, che celebriamo ogni giorno, ed è l’unico modo per annunciare e testimoniare Cristo».