«Basta solo una firma per aiutare i più bisognosi. Serve anche la tua», oggi è la Giornata per l’8×1000 alla Chiesa cattolica

Oggi 1 maggio nelle parrocchie della diocesi pontina sarà ricordata anche la XXVII Giornata nazionale dell’8xmille alla Chiesa cattolica. La giornata normalmente è tenuta la prima domenica di maggio e quest’anno coincide con la festa di San Giuseppe Lavoratore, occasione per riflettere sulla condizione dell’uomo oggi in rapporto al lavoro.

«In ogni caso, con la Giornata nazionale vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno già scelto di destinare questa frazione delle proprie tasse alla chiesa cattolica e per continuare a promuovere la partecipazione alla firma. Una firma che racchiude in sé un significato molto profondo. È la capacità di pensare agli altri in modo misericordioso. Con l’8xmille si possono sostenere tante opere a favore di chi abita quelle “periferie esistenziali” presenti nelle nostre città e nei Paesi poveri. La firma, quindi, è un gesto consapevole di partecipazione alla missione della Chiesa», ha spiegato Giovanni Alberto Lantieri, incaricato diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa.

I fondi dell’8xmille, che a livello centrale sono coordinati dalla Conferenza episcopale italiana, sono impiegati per tre finalità: esigenze di culto e pastorale, interventi caritativi in Italia e nei paesi in via di sviluppo, sostentamento dei sacerdoti.

Dal rendiconto predisposto dal Servizio nazionale della Cei è facile intuire che l’andamento nel tempo, per la diocesi pontina, se vede grosso modo stabili le quote per le esigenze pastorali e il sostentamento del clero ha visto un pur minimo aumento delle quote relative alla carità. Un segno, purtroppo, della crisi economica che da qualche anno sta colpendo l’Italia, anche con molti disoccupati. Infatti, se nel 2011 alla diocesi pontina sono stati assegnati fondi per circa 495 mila euro, questi nel 2014 sono arrivati a poco più di 610 mila euro (i dati 2015 non sono ancora disponibili). Per capire il reale impiego di questi soldi basta pensare solo al lavoro portato avanti dalla Caritas diocesana, affiancata da quelle parrocchiali, con la mensa cittadina per i poveri, con lo Sportello d’ascolto diocesano, l’attività nel carcere di Latina, e tutti gli altri aiuti concessi a coloro che vivono vecchie e nuove povertà.

Le parrocchie sono chiamate a far conoscere questa forma di sostentamento, partecipando anche al concorso ifeelCUD, che richiede quest’anno di organizzare un evento locale per promuovere l’8xmille alla Chiesa cattolica e ideare un progetto di utilità sociale per la propria comunità. Ogni parrocchia potrà vincere un contributo economico per realizzare l’idea proposta.