Introduzione
Seminario a invito
“Una lettura sociologica del territorio pontino.
Contributo al discernimento cristiano della nostra Chiesa”
Latina, 3 marzo 2016
+ Mariano Crociata
Buona sera a tutti e benvenuti!
L’incontro di stasera ha un carattere singolare per l’argomento trattato e per le persone invitate. La scelta dei partecipanti a questo seminario a invito risponde all’esigenza combinata di rappresentatività e di concreta efficacia di interazione. Soprattutto la qualità dei relatori invitati rende singolare questo evento. Sono grato di cuore al dott. Giuseppe De Rita e al prof. Luca Diotallevi che hanno accolto l’invito a intervenire.
L’occasione immediata è stata offerta per un verso dal completamento di una raccolta di dati socio-religiosi in un dossier curato dal prof. Diotallevi, per altro verso da una personale attenzione al nostro territorio del dott. De Rita manifestata in occasione di uno stimolante colloquio. L’argomento, pertanto, è centrato sulla lettura sociologica del territorio pontino e sul discernimento cristiano come orizzonte di tale lettura. L’obiettivo proprio di ogni comunità cristiana è quello di fare discernimento sulla situazione della fede della Chiesa e sulla sua missione nel contesto sociale e territoriale proprio. La sede del discernimento ecclesiale è, dunque, la comunità stessa e i suoi organismi di partecipazione. Esso pone e cerca risposta a domande che ultimamente si forzano di risalire alla conoscenza della volontà di Dio, non in generale ma con riferimento alla condizione che i credenti vivono in un determinato tempo e luogo. Da tale ricerca sorgono le domande che interpellano la coscienza e la missione di una Chiesa nella storia: che cosa chiede Dio a noi qui e ora? Come vivere da credenti questo tempo? Come annunciare il Vangelo? Quali le attese del popolo cristiano e della gente del nostro territorio? Come coltivare la fede di chi crede e intercettare le persone che sono in ricerca di Dio? Quale contributo credenti e Chiesa possono dare all’edificazione della città dell’uomo, di una comunità civile attenta al bene di tutti i suoi membri?
Non siamo qui per cercare risposta a queste domande e ad altre che potrebbero completare tale quadro, ma per capire qualcosa della struttura e delle dinamiche della nostra vita sociale, qui, in territorio pontino, nella convinzione che tale comprensione è presupposto essenziale per svolgere in essa la nostra esistenza di credenti e la nostra missione di Chiesa.
Con queste premesse do avvio, allora, al nostro seminario augurando a tutti buon lavoro.