Annuncio della nomina di don Felice Accrocca
ad Arcivescovo Metropolita di Benevento
18 febbraio 2016
+ Mariano Crociata
Con grande gioia vi annuncio che il Santo Padre Francesco ha nominato don Felice Accrocca Arcivescovo Metropolita di Benevento.
Sì, è con grande gioia che accogliamo questo festoso annuncio. È una gioia per la nostra Chiesa, una gioia per te, caro don Felice, una gioia per l’arcidiocesi di Benevento.
L’elezione di un nuovo Vescovo è, per eccellenza, un evento di Chiesa, perché frutto di un cammino di fede e di un discernimento spirituale, chiamata alla più grande responsabilità nella edificazione della comunità ecclesiale, dono e servizio esclusivi di una persona alla Chiesa. Un evento che tocca la nostra diocesi non tanto perché ci riempie di orgoglio, quanto perché è un segno di predilezione, anche per noi una chiamata a una responsabilità da onorare e di cui con la nostra coerenza rimanere degni. Ci sentiamo in qualche modo tutti partecipi dell’opera di edificazione ecclesiale di cui don Felice ora è chiamato a diventare protagonista a titolo speciale, in quanto successore degli apostoli. La sua appartenenza al nostro presbiterio, e prima ancora alla nostra diocesi che lo ha generato alla fede e al sacramento dell’ordine, inserisce lui e noi in quella circolarità nella grazia per la quale egli porta con sé i doni di questa Chiesa e noi siamo resi misteriosamente partecipi della santità del suo nuovo ministero.
È una gioia per lui: gioia non solo umana, perché unita a trepidazione per una chiamata che sempre infinitamente ci supera, ma ugualmente sperimentata perché fondata nella liberalità dell’elezione di Dio che dona grazia e chiede generosità sempre più grande nel rispondere al suo invito dall’alto. E se Dio chiama, allora vuol dire che egli è con noi; egli sarà sempre con te, caro don Felice, non ti lascerà mai, non ti toglierà mai la gioia della sua presenza e della sua forza. Sì, perché quello che intraprendi, contrariamente a quel che potrebbe apparire a uno sguardo superficiale, è un rigoroso cammino di ascesi, di rinunzia a te stesso e di donazione totale, che diventa proprio per questo fonte di consolazione e di gioia.
Senza volere in alcun modo cedere a una logica mondana estranea al Vangelo, che giudica secondo criteri di merito e di promozione, questa è la circostanza appropriata per esprimerti il nostro apprezzamento e la gratitudine per i doni che tu hai ricevuto e che abbiamo visto mettere a frutto finora. Del resto, il ministro di Dio, come ogni buon credente, non ha bisogno di ignorare o negare i doni di Dio per rimanere umile e vero; ha bisogno invece di riconoscere che essi sono interamente grazia e ancora di più là dove hanno trovato corrispondenza in noi. Perciò ringraziamo con te il Signore per quanto egli ha compiuto tuo tramite in mezzo a noi lungo questi anni di servizio ministeriale nella nostra Chiesa, in un atteggiamento improntato, tra altro, a modestia, senso dell’ironia e dell’umorismo, profonda spiritualità plasmata dall’ascolto della Scrittura e dei grandi testi della tradizione, amore alla Chiesa, lealtà incondizionata, obbedienza.
Personalmente, tra quelli che possono rendere testimonianza del tuo servizio a questa Chiesa, sono quello che più di recente in ordine di tempo ti ha conosciuto; e tuttavia mi considero il primo per la intensità che ho colto nella tua intelligente e disinteressata dedizione al ministero, affiancandomi e sostenendomi in questi poco più di due anni di inserimento e di avvio all’esercizio della mia missione episcopale. Ma questo è solo l’ultimo tassello di un mosaico composto lungo decenni che ti hanno visto vicario parrocchiale, educatore, in associazioni ecclesiali e al di fuori di esse, di giovani alla fede cristiana e di nuove vocazioni alla vita consacrata e al ministero ordinato, promotore di formazione teologica in diocesi e oltre i confini di essa, parroco e collaboratore stretto dei Vescovi nel coordinamento dell’azione pastorale per l’intera diocesi, ricercatore e studioso affermato di storia della Chiesa, docente in università pontificie, noto autore di pubblicazioni scientifiche e culturali, animatore di iniziative missionarie e, mi permetto aggiungere, di simposi di scelte ‘teologhe’ e ‘teologi’. Nel guardare a questi anni in una serie condensata e veloce di fotogrammi vediamo il bene che Dio ha compiuto attraverso di te e avvertiamo qualcosa di ciò di cui resteremo privati. Crediamo, però, ancora di più alla benedizione che il Signore riverserà su di noi in questo passaggio proprio per questa privazione; soprattutto intravediamo il bene che egli si prepara a compiere nella Chiesa che ti è affidata.
Condividiamo perciò la gioia della Chiesa di Dio che è in Benevento, città e diocesi dalla lunga storia, profondamente intrecciata con il cammino della fede e la vicenda civile del nostro Paese, alla quale ora sei chiamato a donare totalmente te stesso come sommo sacerdote, maestro e pastore.
Fin da questo momento ti accompagniamo con la nostra preghiera e ti assicuriamo che ti seguiremo nel tuo servizio episcopale con la fede che tutti ci anima, con la comunione di grazia che il Signore non si stanca di elargire e l’affetto di una amicizia profonda e duratura. Il Signore ti colmi di ogni sua benedizione!
Auguri!