Lettera alla comunità diocesana per il terzo anniversario ingresso in diocesi (15/12/2016 – Latina)

Lettera alla comunità diocesana per il terzo anniversario ingresso in diocesi (15/12/2016 – Latina)

Cari confratelli e fedeli tutti,

al compiersi del terzo anno del mio servizio episcopale in mezzo a voi, nel giorno anniversario del mio ingresso in Diocesi, desidero farvi giungere una parola di ringraziamento.

Un ringraziamento innanzitutto al Signore, il quale conduce in maniera misteriosa e imprevedibile i nostri cammini ma sempre su vie di bene e di salvezza. Perciò non manchi la preghiera reciproca.

Dopo di Lui, la mia gratitudine va a tutti voi per come mi avete accolto e per il modo come avete seguito il mio ministero. Lo sguardo si stende su una ricchezza davvero straordinaria di presenze e di collaborazioni estremamente preziose, senza le quali non potrei compiere nulla. Mi riferisco ai presbiteri, a cominciare dal Vicario generale fino ai parroci e a quelli che a qualsiasi titolo svolgono una collaborazione ministeriale nella nostra Chiesa. Penso ai diaconi permanenti, alle persone consacrate e in modo particolare ai religiosi e alle religiose, ai seminaristi, alla numerosa schiera di generosi laici, sia membri di aggregazioni ecclesiali sia presenti a titolo personale o di gruppo nella vita della Chiesa, che spesso silenziosamente e nel nascondimento prestano significative collaborazioni alle comunità e rendono viva testimonianza della loro fede nella vita di ogni giorno e negli ambienti più disparati della civile convivenza. Gratitudine sento di esprimere ancora verso quei presbiteri, diaconi permanenti, persone consacrate e laici che sono impegnati nel servizio alla comunità diocesana: nei consigli di partecipazione, presbiterale, pastorale e degli affari economici, oltre che nel Collegio dei consultori; negli uffici di curia e negli altri organismi, come la Commissione per gli ordini sacri, la Commissione per gli statuti e i decreti, la Commissione per l’arte sacra, la Scuola diocesana di teologia, il Consultorio familiare, il Servizio diocesano di ascolto familiare, e ancora la Commissione per la revisione dei confini parrocchiali e la Commissione per la celebrazione del giubileo straordinario della misericordia che si è da poco concluso lasciandoci, grazie alla generosità di tanti, l’opera segno dello Studio medico della Caritas.

L’occasione è opportuna per unire alla gratitudine l’invito a perseverare nel perseguire la linea indicata dalla Lettera pastorale e dagli Orientamenti per l’anno in corso. Siamo consapevoli che l’ascolto è il nostro compito primario, verso il Signore e verso i fratelli, ai quali far giungere una testimonianza discreta e convinta della nostra fede attraverso un annuncio che si preoccupi di dare sostanza di vita alle parole e di trovare spazio nel cuore di coloro ai quali ci rivolgiamo.

Infine ritengo di somma importanza ricordare che l’unità è la nostra prima missione. Il ministero del Vescovo si racchiude nel mandato di assicurare il legame con la tradizione apostolica e con la comunione di tutte le Chiese attorno al successore di Pietro. Il compito di tale ministero si può dire adeguatamente svolto quando si realizza l’unità di fede e la comunione di vita all’interno della comunità diocesana attorno a lui nello sforzo di portare il Vangelo ovunque facendosi carico – con l’annuncio e la carità – di quanti condividono l’esperienza della vita nel territorio.

La festa del Natale del Signore ormai alle porte induce ancora di più a sentimenti di gioia per il dono dell’amore del Signore e ad atteggiamenti di fraternità per la sua presenza in mezzo a noi. Sentimenti e atteggiamenti che auguro a ciascuno di voi per il bene della nostra Chiesa e di quanti attendono il suo servizio apostolico.

+ Mariano Crociata

16-12-2016
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