Una missione di solidarietà a nome delle chiese cattoliche dell’Unione europea in uno dei luoghi di guerra più duri di questo periodo. Questo viaggio vede impegnato proprio il vescovo di Latina Mariano Crociata, il quale dal 16 al 18 luglio sarà a Leopoli (nella foto in alto, la cattedrale), la famosa città dell’Ucraina, il paese in guerra invaso dalla Russia. Un impegno portato avanti nella sua qualità di presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (COMECE), per la quale guida una delegazione composta da padre Manuel Barrios Prieto, Segretario Generale, e Marek Mišák, Consigliere per le Relazioni Esterne dell’Unione europeo.

Il vescovo Mariano Crociata (secondo da sx)
La visita mira a esprimere la costante vicinanza della COMECE al popolo ucraino e la solidarietà con le persone colpite dalla guerra di aggressione russa in corso. Nel corso di questa visita di tre giorni, la delegazione della COMECE incontrerà rappresentanti della Chiesa greco-cattolica e della Chiesa greco-cattolica in Ucraina, nonché attori locali del mondo politico, umanitario e accademico. Questi incontri mirano a testimoniare l’immensa sofferenza umana, che si manifesta in migliaia di civili e soldati uccisi o feriti, nello sconvolgimento della vita familiare e sociale, nonché nella distruzione di infrastrutture vitali in tutta l’Ucraina.
La visita offrirà l’opportunità di promuovere i rapporti con la Chiesa greco-cattolica in Ucraina, entrambe recentemente ottenute dallo status di osservatori nell’Assemblea della COMECE. Il gruppo guidato da mons. Crociata affronterà la situazione dei giovani ucraini, ascoltando le loro lotte quotidiane per realizzare i propri sogni e aspirazioni per il futuro nel contesto del conflitto in corso.
La COMECE ha espresso gratitudine per l’instancabile impegno della società civile e delle organizzazioni religiose nel sostenere coloro che soffrono a causa della guerra. In particolare, la delegazione visiterà strutture che forniscono supporto psicosociale a coloro che hanno perso i propri familiari, nonché istituzioni che offrono iniziative educative e culturali. Saranno raccolte esperienze e testimonianze dal basso per rafforzare gli strumenti di advocacy della COMECE nella promozione di una pace globale, giusta e duratura in Ucraina attraverso la sua missione di dialogo con le istituzioni dell’Unione Europea.