Una festa diocesana della famiglia all’insegna della testimonianza e della riflessione, a partire già dal tema «Rimanete nel mio amore». Questo l’obiettivo per il 16 giugno a Sabaudia, ospitati dalla parrocchia SS. Annunziata. La mattina si aprirà con la testimonianza di una coppia di Perugia attiva nella pastorale, per riflettere su cosa significhi vivere la fede in famiglia, e come rendere la famiglia protagonista della trasmissione della fede. Alle 11.30 la S. Messa presieduta dal vescovo Mariano Crociata, a seguire il pranzo in condivisione e successivamente il confronto in gruppo.
«La festa si pone in continuità al cammino che la diocesi pontina sta portando avanti con la proposta del progetto «ZeroDiciotto». La grande sfida, ma allo stesso tempo, i più grandi dubbi che i parroci e gli operatori pastorali hanno mostrato sul progetto, si rifanno alla difficoltà di trovare famiglie che si lascino accogliere e coinvolgere dalla comunità parrocchiale, per vivere spesso ai margini dei nostri cammini pastorali. Per non lasciarci rubare la speranza, nello stile sinodale di ascolto reciproco, la festa vuole essere un’occasione di confronto con chi ha maturato un’esperienza nel campo, e tra le famiglie stesse che parteciperanno, per fare luce su ciò che lo Spirito ci sta suggerendo, e andare oltre convinzioni che a volte rischiano di strutturarsi in pregiudizi», ha spiegato don Paolo Spaviero, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Famiglia.
Per finire con un tocco di allegria, la compagnia Maia darà una dimostrazione di improvvisazione teatrale. Nell’improvvisazione i vari elementi, diversi e apparentemente inconciliabili, si armonizzano in un risultato imprevisto ma quasi sempre affascinante. Può essere lo stimolo giusto, non ad improvvisare, ma a cogliere ciò che spesso sembra disarmonico, in modo creativo, come un’opportunità e una sfida.