«La terza guerra mondiale a pezzi», il convegno per scoprire scenari, ragioni, percorsi di pace

Un convegno per comprendere più che bene quali siano le cause per cui oggi si parla di «terza guerra mondiale a pezzi», la famosa frase di papa Francesco pronunciata nei mesi scorsi e che sintetizza la situazione attuale. Un tema, appunto, affrontato nel corso del Convegno per la pace che si è svolto in Curia vescovile il 16 gennaio scorso, promosso dagli Uffici diocesani per la Pastorale sociale e Missionario, dalla Caritas diocesana, dall’Azione cattolica e dall’Agesci Zona pontina. Relatore è stato il comboniano padre Efrem Tresoldi, direttore di Nigrizia, rivista missionaria sul mondo africano. Il religioso ha tracciato le ragioni degli ultimi eventi in cui sono protagoniste vaste aree del pianeta, a partire dal medio Oriente, Siria, Iraq e Turchia fino alla diffusione del terrorismo internazionale, illustrando gli intrecci fra corsa agli armamenti, interesse per le risorse e finanza internazionale. Diverse le riflessioni offerte ai partecipanti, in gran parte giovani, che hanno ascoltato le ragioni di una recrudescenza della violenza, anche attraverso un filmato sul conflitto in Siria e alcune presentazioni sul sistema geopolitico mondiale e le conseguenze sull’economia dei popoli. Importanti due riflessioni: la capacità delle organizzazioni terroristiche di mimetizzarsi nella società colpendo vittime innocenti, e il vuoto di valori delle nostre società opulente, che spesso generano diseguaglianza e quindi disvalori che culminano nella violenza e nelle stragi. Don Massimo Castagna, direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale, ha rivolto un appello alla concordia e alla solidarietà, invitando i partecipanti ad una maggiore responsabilità individuale e sociale, oltre che ecclesiale. 

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