Oggi pomeriggio si è tenuta la Giornata diocesana dei Ministranti. Circa un centinaio, di ragazzi provenienti dalla varie parrocchie, si sono ritrovati a Latina per questo appuntamento organizzato dall’Ufficio Liturgico diocesano, diretto da don Enrico Scaccia. In mattinata, i giovani – divisi per fasce d’età – dopo un momento di preghiera presso la chiesa del Sacro Cuore di Gesù – hanno partecipato ad alcune catechesi sul tema delle opere di misericordia, tenute presso il Parco pubblico di Latina. Alle 12,30 il momento forte della Giornata, legata anche al Giubileo, con il passaggio della Porta Santa della cattedrale di San Marco. Proprio presso la struttura dell’oratorio salesiano annesso alla cattedrale i giovani hanno pranzato e giocato. Nel pomeriggio, indossando le loro tuniche, hanno partecipato alla Santa Messa presieduta dal vescovo Mariano Crociata.
Nel corso della sua omelia il vescovo Crociata ha ricordato che per essere ministrante «non c’è limite di età» e proprio durante la celebrazione «ciò è rappresentato». Proprio per questo motivo «il servizio che voi prestate è importante: ne hanno bisogno i sacerdoti ma anche i fedeli stessi; cioè, ne ha bisogno tutta la Chiesa del vostro servizio». Ma soprattutto, «quel che voi fate all’altare lo fate per il Signore oltre che per la comunità, si tratta di un servizio a lui gradito». Proprio per questo motivo, sempre il Vescovo, ha esortato i ministranti «ad aver sempre di questo servizio, approfondendo le sue regole, le teorie che lo sostengono, lo stesso rito; sappiate però che il rito c’è per la vita. Così, come Cristo con il suo rito per eccellenza, la Consacrazione, che ci ha lasciato per la nostra vita. Allora, ecco perché è ancora più importante servire il Signore con la propria vita, lodarlo con il nostro modo di vivere: a scuola, in famiglia o tra gli amici».