Questo pomeriggio, presso la Curia vescovile, è stato presentato il «Sussidio per la Quaresima e Pasqua», strumento destinato ai parroci e agli operatori pastorali. «Questo lavoro si inserisce nella scia di quello precedente relativo all’Avvento, nel senso che il punto di partenza del nostro cammino resta la Lettera pastorale del nostro vescovo Mariano Crociata e gli “Orientamenti” che lui ha dato e che mirano in modo particolare all’ascolto della Parola sperimentato già nell’Avvento», ha spiegato don Felice Accrocca, vicario episcopale per la Pastorale.
Invece, per il tempo di Quaresima, ha proseguito don Felice Accrocca, «vogliamo dunque guardare alla nostra vita, esplorare la nostra fede, per amare i fratelli nella loro debolezza e nella loro umanità, convertirci sempre più profondamente, esser capaci di prenderci cura della nostra formazione spirituale. Se ci riusciremo, allora, potremo davvero fare Pasqua. L’ascolto della Parola, infatti, ci aiuta ad ascoltare gli altri, il territorio, la realtà sociale».
Il sussidio è il risultato di un lavoro a più mani dell’Ufficio Pastorale, Catechistico, Liturgico, Missionario, Pastorale familiare e Caritas diocesana. L’organizzazione del documento è basata sulle domeniche del periodo, per ognuna di esse il sussidio offre una breve presentazione della Liturgia della Parola e riferimenti per l’omelia, suggerimenti per la celebrazione Eucaristica, proposte per testimoniare il Vangelo della carità.
Proprio la carità è un tema che ritorna. Le pagine centrali del sussidio riportano la Bacheca delle Proposte. Cioè, iniziative concrete di carità rivolte non solo alle parrocchie ma da queste rilanciate all’esterno «così che anche le singole famiglie possano essere facilitare nella concretizzazione dei percorsi di solidarietà, senza i quali la vita cristiana resta priva di frutti», ha concluso don Felice Accrocca. Le proposte concrete sono: aiuto ai carcerati di Latina, realizzazione di un’unità di trattamento sanitario dell’Ebola in Sierra Leone, sostegno alla Missione di Esmeraldas (Ecuador) in cui presta servizio la suora comboniana Camilla Andreatta, originaria proprio di Latina, il «Monastero invisibile (iniziativa di preghiera a sostegno della pastorale vocazionale).
Resta l’icona segno e sarà (come nell’Avvento) un’opera del Beato Angelico, e cioè un affresco raffigurante «l’Apparizione di Gesù risorto a Maria Maddalena», conservato nel museo di San Marco a Firenze. Per prenotare il Sussidio e l’icona segno del Beato Angelico, nei vari formati, inviare una mail a pastorale@diocesi.latina.it oppure telefonare in curia (n. 0773-4068200).