Epifania, continuare oggi a cercare Gesù allo stesso modo dei Magi

Questa mattina il vescovo Mariano Crociata ha celebrato la Santa Messa nella solennità dell’Epifania presso la parrocchia di Santa Maria di Sezze. Nella sua omelia, ripercorrendo le letture del giorno, ha ricordato: «Oggi celebriamo la manifestazione del Signore: questo significa la parola epifania. Ciò che era nascosto in Dio, ora appare in piena luce, e non solo ai vicini, ma a tutti. La sua manifestazione ha però una particolarità: essa non si vede a occhio nudo. Non si fa notare per il rumore che produce, per l’imponenza o la spettacolarità che l’accompagna. Colui di fronte a cui ci troviamo, in fondo, è un bambino… Per notarlo, bisogna accorgersi della sua presenza e, anzi, volersi accorgere della sua presenza, cercarla e volerla incontrare e conoscere ciò che essa significa e porta. È ciò che fanno i Magi: figure esotiche ma esemplari nella loro insonne ricerca di Dio e dei segni che egli dissemina nel cosmo e nella storia».

Dopo aver tratteggiato i personaggi e i loro comportamenti descritti sempre nelle letture (i Magi, Erode, capi dei sacerdoti e scribi ecc…), il Vescovo ha chiesto: «Noi, da che parte stiamo? Noi che pensiamo di conoscerlo, ma forse non lo cerchiamo o, peggio, ce ne serviamo per i nostri scopi e i nostri piccoli interessi? Anche in questa festa di oggi, è di noi che si parla. Da quale parte stiamo? Quale personaggio stiamo rappresentando, quale figura stiamo impersonando?».

L’importante è anche non pensare che la Natività di Gesù sia solo una sorta di episodio storico. Ciascuno deve chiedersi dove si sta manifestando il Signore al giorno d’oggi e attorno a noi. Secondo Crociata «per cogliere dove il Signore si sta manifestando, dobbiamo riportarci nel cuore della comunità, alla quiete e al raccoglimento di una coscienza coltivata nell’ascolto e nella preghiera, di rapporti coltivati alla presenza di Dio, della sua Parola e del suo Spirito. Non accontentiamoci di risposte superficiali, sbrigative e frettolose, che danno l’illusione di non dover più cercare e interrogarsi. Dobbiamo avere la pazienza della ricerca e del cammino, come i Magi».  

Per leggere l’intera omelia cliccare QUI

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