La costruzione della chiesa di San Marco fu iniziata nel 1932, lo stesso anno della fondazione della città di Latina, allora denominata Littoria. La chiesa, progettata dall’architetto Oriolo Frezzotti al centro del nuovo centro abitato, fu portata a termine l’anno seguente e dedicata il 18 dicembre 1933.
L’intitolazione all’evangelista San Marco, scelto come patrono della nascente città, intendeva sottolineare il particolare legame esistente tra l’Agro pontino e le Venezie, da cui proveniva la gran parte dei coloni assegnatari delle terre bonificate dalla palude.
Già dal 23 novembre 1933 il cardinal Enrico Gasparri, Vescovo della Diocesi suburbicaria di Velletri, nel cui territorio ricadeva allora la città di Latina, aveva istituito la parrocchia di San Marco, affidandone le cure pastorali alla Società Salesiana di San Giovanni Bosco.
Il 30 settembre 1986, contestualmente all’erezione della “nuova” Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, la chiesa di San Marco ne è divenuta la cattedrale.
L’esterno della chiesa è caratterizzato da un paramento murario che, nella parte inferiore, vede un’alternanza di fasce in tufo e travertino. La facciata è a capanna e presenta un portico che si apre, sulla parte anteriore, con tre alte arcate a tutto sesto poggianti su pilastri quadrangolari. In corrispondenza di ognuna di esse, si apre un portale sormontato da una monofora con vetrate policrome. Nel frontone si trova una scultura raffigurante lo stemma di Pio XI, papa al momento della dedicazione della chiesa, mentre sui pilastri angolari vi sono le statue dei quattro evangelisti.
Sulla destra della chiesa, in posizione isolata, si trova la torre campanaria, anch’essa caratterizzata da un’alternanza di tufo e travertino. Il campanile è a pianta quadrata, è sormontato dalla cella campanaria contenente tre campane e si apre sull’esterno con una monofora per ciascun lato. Sopra la cella campanaria si trova una replica in marmo della Madonnina del Duomo di Milano.
L’interno della cattedrale è a navata unica con cappelle laterali, quattro per lato. La navata è coperta con capriate lignee a vista ed è divisa in quattro campate da lesene in marmo giallo. Le cappelle sono coperte con volta a botte ed illuminate da monofore con vetrate policrome, mentre alti archi a tutto sesto le mettono in comunicazione fra di loro. La quarta cappella di destra, più profonda rispetto alle altre, ospita, a ridosso della parete fondale, un altare marmoreo dedicato alla Vergine Maria, sormontato da una statua lignea policroma raffigurante la Madonna col Bambino.
Nella parete fondale della navata centrale si apre l’abside, affiancata a sinistra dal tabernacolo e a destra dalla statua raffigurante il patrono San Marco evangelista, opera di F. Magni. L’abside ospita il presbiterio, al centro del quale si trova l’altare maggiore, sovrastato dal Crocifisso, mentre al fondo è collocata la cattedra episcopale. In occasione dell’elevazione a cattedrale, la parete fondale dell’abside è stata decorata da una fascia di mosaici, opera di V. Cinti, raffiguranti simboli ed episodi biblici.