Condannato l’ex docente di religione e diacono accusato di violenza sessuale. La Dichiarazione della Diocesi di Latina

Questa mattina il Giudice dell’Udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Morselli, ha emesso la sentenza a 12 anni di reclusione a carico di Alessandro Frateschi, l’ex insegnante di religione e diacono permanente della diocesi pontina, accusato a vario titolo di violenza sessuale, anche tentata, contro tre suoi alunni dell’istituto superiore in cui insegnava e altri due minori che conosceva per ragioni famigliari.

Dopo questa sentenza, la Diocesi di Latina ha emesso la seguente dichiarazione: «Nella giornata odierna abbiamo appreso della sentenza di condanna a 12 anni di reclusione a carico dell’insegnante di religione cattolica e diacono permanente Alessandro Frateschi, emessa dal Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Latina.
Come quando abbiamo avuto conoscenza dei delitti commessi, a gennaio dello scorso anno, anche ora confermiamo il nostro dolore per le sofferenze procurate alle giovani vittime e alle loro famiglie. A loro esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà.
Nel pieno rispetto della libertà di ciascuno, il vescovo Mariano Crociata conferma ancora oggi la sua disponibilità a incontrare i giovani e le loro famiglie, possibilità preclusa sin dall’inizio a causa dell’immediato avvio dell’inchiesta giudiziaria, con la naturale conseguenza che la Procura della Repubblica di Latina non ha potuto condividere gli atti di indagine con la Diocesi di Latina: identità delle vittime, testimonianze, verbali di interrogatori e accertamenti tecnici.
In ogni caso, durante le indagini preliminari, la Diocesi ha sempre garantito la piena e concreta collaborazione agli inquirenti, ai quali va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto in questo caso.
Sempre nella giornata di oggi, il vescovo Mariano Crociata ha aggiornato il Dicastero per la Dottrina della Fede, competente a giudicare questo genere di delitti, presso cui è incardinato il processo canonico avviato lo scorso anno, secondo le procedure fissate dalle normative della Santa Sede.
In tutto questo periodo alla Diocesi di Latina non è pervenuta alcuna segnalazione per approfondire altri spunti di indagine di interesse canonico. Naturalmente la Diocesi è pienamente disponibile ad accogliere qualsiasi altra segnalazione o informazione che dovesse essere presentata».

Nelle scorse udienze il Pubblico ministero aveva chiesto una pena di 9 anni e 4 mesi di reclusione, al netto dello sconto di un terzo della pena previsto dal giudizio abbreviato chiesto dall’imputato, a favore della condanna si era espressa anche la parte civile, mentre la difesa aveva chiesto l’assoluzione.

I fatti emersero a gennaio 2023, dopo le contestazioni mosse dalla scuola dove insegnava l’imputato. Nella stessa giornata, all’esito di un colloquio con Frateschi, il vescovo Crociata gli revocò l’idoneità all’insegnamento e lo allontanò dal ministero diaconale, e fece avviare il processo canonico presso il Dicastero per la Dottrina della Fede, in via di definizione. Nel frattempo, le vittime presentarono la denuncia alla Procura di Latina, che nei successivi mesi di luglio e settembre ottenne l’arresto ai domiciliari di Frateschi, per arrivare così ai mesi scorsi quando è stato trasferito in carcere per violazione degli obblighi dei domiciliari.

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