Al campo estivo per adolescenti «come se vedessero l’invisibile»

Durerà fino a sabato prossimo il campo estivo per gli adolescenti della diocesi di Latina, iniziato lo scorso lunedì 8 luglio, presso la Casa San Gaetano, a Morlupo, in provincia di Roma. A guidare il gruppo don Paolo Lucconi, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile e vocazionale, coadiuvato da altri sacerdoti e alcune volontarie, di due parrocchie pontine, le quali hanno assicurato i pasti. Il tema del campo scelto è «Come se vedessero l’invisibile», approfondito facendo riferimento alla storia biblica di Davide. Autentici, creativi, amabili, scomodi come Davide, oppure peccatori e perdonati come il Re d’Israele per essere infine protagonisti come lui. Mercoledì scorso, al campo è arrivato per una visita il vescovo Mariano Crociata. Dal pomeriggio fino a dopo cena, il Vescovo ha incontrato e parlato con i ragazzi con grande partecipazione e apertura. Al centro della discussione i rapporti di amicizia (era il tema del giorno) e la vocazione.
«Con questa iniziativa abbiamo voluto permettere ai ragazzi dai 13 ai 17 anni d’età una esperienza di condivisione e confronto su tematiche significative per la loro età che porti ad orientare in modo sano quell’inquietudine da loro provata ed aiutarli a custodire quella connessione con il Signore della vita che non chiede e toglie nulla ma tutto dona e rende prezioso», ha spiegato don Paolo Lucconi. Sul significato più ampio di questo campo, sempre don Lucconi ha concluso così: «Proporre un campo adolescenti diocesano significa anche assolvere al mandato di essere una possibilità per gli adolescenti di tante parrocchie che da soli non potrebbero andare in nessun campo perché non inseriti in percorsi strutturati parrocchiali o perché numericamente poveri. Un modo anche per incoraggiare sacerdoti, catechisti, giovani o adulti cristiani ad accompagnare le giovani generazioni in una crescita buona e bella e all’incontro con il Signore Gesù».

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