Messaggio al Convegno diocesano della Caritas (Latina, 16/03/2014)

Desidero far giungere il mio cordiale saluto a tutti voi, venuti per partecipare al Convegno diocesano organizzato dalla Caritas sul tema “La fraternità via e fondamento della carità”. L’occasione è propizia per esprimere il mio vivo apprezzamento per il lavoro che la Caritas diocesana svolge con le sue iniziative formative e con le molteplici attività che mette in campo nei settori più delicati del disagio personale e sociale. È con questo profondo senso di stima e di gratitudine che formulo il mio incoraggiamento al direttore, don Angelo Buonaiuto, e agli operatori e collaboratori nell’ufficio e nei vari centri e ambiti nei quali si sviluppa l’operatività formativa e assistenziale della Caritas.
Ai partecipanti rivolgo l’invito a cogliere questa occasione per rafforzarsi nella coscienza della responsabilità che tutti abbiamo, come comunità diocesana, di testimoniare il peculiare amore del Signore per i piccoli e per i poveri. Sappiamo bene che la carità è l’anima della vita della Chiesa, il cui statuto è fondato sull’azione dello Spirito del Signore nel cuore di ogni credente e nelle relazioni che circolano all’interno del popolo cristiano. La Caritas, dunque, non esaurisce né tanto meno ha il monopolio della carità; e tuttavia la sua presenza è imprescindibile per alimentare la corrispondenza della Chiesa all’amore del Signore e la circolazione della carità tra le sue membra, alla ricerca di una comunione sempre più piena, che deve espandersi in modo particolare verso coloro che soffrono e sono nel bisogno: in questi ultimi, il Signore Gesù vuole essere innanzitutto identificato e riconosciuto.
La scelta del tema, che riprende il messaggio di papa Francesco per la Giornata per la pace del 1° gennaio di quest’anno, permette di rivisitare questa dimensione fondante della vita cristiana e della missione della Chiesa. La fraternità è fondamento e via della carità perché non è il frutto della nostra buona volontà, bensì opera di Dio che ci ha creati a sua immagine e somiglianza, e ci ha rigenerati nel suo Figlio rendendoci personalmente suoi figli, fratelli in Gesù tra di noi. La nostra carità scaturisce dunque dalla fraternità nella quale siamo stati costituiti dall’amore creatore e redentore di Dio.
Auspico la migliore riuscita del Convegno, con l’aiuto della “Piccola Fami-glia dell’Assunta”, che anch’io ringrazio per aver accolto l’invito, e prego che porti frutti nella vita di voi qui presenti e, attraverso di voi, nelle comunità parrocchiali della nostra Diocesi.
Il Signore vi benedica.

18-06-2014