Preti e diaconi pontini a scuola d’omelia: sempre più mediatori nel dialogo tra Dio e il suo popolo

Oggi, presso la curia vescovile è iniziato il «Laboratorio sull’omelia» cui partecipano presbiteri e diaconi della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno. Questa attività, che terminerà domani, è inserita tra quelle programmate in questo anno pastorale per la formazione del clero.

Con l’organizzazione di tale evento la diocesi pontina, per precisa volontà del vescovo Mariano Crociata, ha voluto accogliere l’invito di papa Francesco a «una seria valutazione dell’omelia da parte dei Pastori», espresso nella la sua esortazione apostolica Evangelii gaudium. Ciò, anche nella consapevolezza del delicato ruolo di presbiteri e diaconi, ministri ordinati, i quali durante la proclamazione liturgica della Parola assumono il ruolo di “mediatore” nel dialogo continuo tra Dio e il suo popolo.

La conduzione del Laboratorio è stata affidata a don Paolo Tomatis, direttore dell’Ufficio liturgico dell’Arcidiocesi di Torino e docente di Liturgia alla Facoltà Teologica di Torino, e rientra nel programma ProgettOmelia (ideato dallo stesso Tomatis) che la Conferenza episcopale italiana sta portando avanti da circa tre anni, tramite il suo Ufficio liturgico nazionale, in collaborazione con quello Catechistico e quello delle Comunicazioni sociali. Un’iniziativa volta a creare un itinerario di formazione rivolto ai sacerdoti, ai diaconi e ai seminaristi per migliorarne l’arte omiletica.