Messa di mezzanotte, l’omelia del Vescovo: Natale, occasione per una rinascita personale e comunitaria

 «Grazie al Natale, cioè alla venuta di Cristo, l’uomo ha l’unica occasione per rinascere. Se ciò è possibile è proprio per un atto di misericordia di Dio verso questa umanità immersa nel peccato». Questa una delle puntualizzazioni del vescovo Mariano Crociata nel corso della sua omelia nella Messa di mezzanotte a Natale, celebrata nella cattedrale di san Marco a Latina. Con questo ragionamento, il Vescovo ha voluto dare in un certo senso una risposta a coloro – e sono tanti – che si chiedono come mai Dio abbia deciso di salvare in questo modo l’umanità: «Ha deciso che per ricreare l’uomo siu doveva ricominciare dall’inizio della creazione ma entrando dentro l’umanità, ecco allora l’iniziativa di Dio d’incarnarsi nel Figlio, questo è il primo atto di misericordia».

Proprio questo atto di amore è l’esempio che parla a ciascuno. «Come si fa a riscattarsi dalle situazioni di sconfitta, di dolore, d’incapacità per ritrogvare la via del bene, del recupero di noi stessi?», è la domanda lanciata da Crociata ai tanti fedeli presenti in cattedrale, cui però ha dato subito la sua risposta: «Bisogna che anche noi ci incarniamo in tutte quelle situazioni della vita, anche quelle di male in cui possiamo eventualmente trovarci, per così rinascere».

Una discussione potrebbe sollevarsi sulla “modalità” di questa rinascita citata nell’omelia. Sempre il Vescovo ha indicato la soluzione ideale, rifacendosi a numerosi passi dei Vangeli, sostenendo che «dobbiamo diventare come i bambini perché di essi è il regno dei cieli». Ovviamente, non significa dare spazio all’infantilismo ma «prendere quelle qualità dei bambini che ci portano all’umiltà e al coraggio di ricominciare da capo, a riannodare i fili di tante situazioni lacerate, come in tante nostre famiglie».

Una lezione, questa di Gesù Bambino «che ha accettato la nostra umanità», con un significato anche per la città pontina «in un panorama che sembra senza rimedio, tra incapacità, illegalità e impotenza», avvertendo però che la Chiesa «non ha soluzioni politiche ma spirituali: raccogliamo dunque la lezione di Gesù Bambino che ha accettato la nostra umanità e lasciamoci risanare nei nostri rapporti andando alla verità con noi stessi e con gli altri, rapportandosi alle esigenze e responsabilità dei nostri compiti».

In conclusione, il Vescovo ha invitato ad «andare oltre l’atmosfera sdolcinata e consumistica del Natale» accogliendo il suo spirito genuino «con umiltà ma anche perseveranza per far crescere le nostre famiglie, le nostre comunità e la nostra città».

A conclusione della Santa Messa, il vescovo Crociata ha consegnato al cappellano del carcere, don Nicola Cupaiolo, le immagini del Giubileo della Misericordia che saranno apposte in ogni cella del carcere di Latina «come segno speciale del periodo di grazia che vivremo in questo anno».