La presenza del cristianesimo in terra pontina: le origini. Un viaggio nella storia

Un evento culturale di rilevante spessore, che va anche oltre il semplice ambito pastorale. Si tratta della conferenza su «La presenza del Cristianesimo in terra pontina. Le origini», organizzata dalla Diocesi pontina lo scorso giovedì. A relazionare è stata chiamata la professoressa Emanuela Prinzivalli, ordinario di Storia del cristianesimo e delle chiese presso la Sapienza Università di Roma, la quale ha spiegato la fondatezza del titolo e che richiama direttamente agli Atti degli Apostoli. Al capitolo 28 (versetto 15), si parla del viaggio di san Paolo verso Roma, è scritto come «i fratelli di là (Roma, ndr), avendo avuto notizie di noi, ci vennero incontro fino al Foro di Appio e alle Tre Taverne». Sono le località, lungo la strada Appia, tra Latina e Cisterna, i cui abitanti di allora hanno conosciuto i primi cristiani, tra cui l’apostolo Paolo.

Lavorare sulle esigue fonti storiche certe è molto difficile. «Il lavoro che portiamo avanti noi storici in queste ricerche assomiglia molto a una detective story», ha spiegato la Prinzivalli, «così, una volta esaurite le fonti certe possiamo andare avanti solo per indizi procedendo al confronto tra loro di diversi documenti storici e cercando di interpretarli». Un esempio concreto di questo modo di “investigare” è quello utilizzato per parlare di altre figure di santità locali come San Cesareo, diacono e patrono di Terracina, martire del II secolo dopo Cristo.

La professoressa Prinzivalli ha spiegato alcune difficoltà e insidie principali di questa analisi: «Teniamo conto che nei primi secoli di vita, la chiesa romana non si è curata di conservare memorie dei suoi santi, ecco perché riscontriamo una carenza dei documenti. A ciò, aggiungiamo che poi nel tempo la tecnica agiografica prevedeva una sorta di retrodatazione per far coincidere il fatto narrato in un’epoca tale da ricollegarlo alla presenza se non di personaggi di epoca apostolica comunque di grande rilievo per tutta la comunità; un modo per affermare la “tradizione” di quel fatto. Un meccanismo iniziato nel II secolo d.C., cioè il periodo definito come quello della costruzione dell’identità cristiana». Un periodo davvero complesso.