Oltre un migliaio di persone hanno partecipato, ieri pomeriggio, prima alla Messa del Corpus Domini tenuta nella cattedrale di san Marco, a Latina, poi alla tradizionale processione che si è snodata per le strade del centro cittadino. A organizzare la celebrazione sono state le comunità parrocchiali di Latina.
Il vescovo Mariano Crociata, nella sua omelia, con riferimento alle letture del giorno basate sul tema dell’Alleanza ha spiegato che se ne ricavano due messaggi: «Il primo è che alle parole devono seguire i fatti, così Dio fa un patto con il suo popolo, si impegna in una cosa e la fa. Dice, Dio, di voler essere sempre vicino all’uomo e lo fa. Per Dio le parole e i fatti sono inseparabili, il suo è un patto fedele. Dio si mantiene sempre fedele, non si può dire altrettanto del suo popolo».
Da quest’ultima affermazione il vescovo ha introdotto il secondo punto: «La reciprocità. Se c’è un patto i contraenti devono mantenersi fedeli. Dio fa sempre la sua parte, il suo dovere senza tener conto della non rispondenza dell’uomo. Certo, possiamo dire che Dio è davvero un contraente originale perché si impegna anche in presenza dell’infedeltà del suo interlocutore, l’uomo».
Infine ricollegandosi al senso della solennità del Corpus Domini, Crociata ha ricordato allora che «proprio Gesù è la fedeltà di Dio e dell’uomo. Gesù è la realizzazione dell’Alleanza anche se non si accontenta di ciò. Con l’Eucaristia Gesù dà la possibilità a coloro che non “adempiono” di essere fedeli nell’alleanza con Dio, e lo fa ogni volta che noi rinnoviamo il sacrificio eucaristico ancora oggi».
Al termine della Santa Messa, una lunga processione è sfilata per le strade del centro cittadino con lo stesso vescovo Mariano Crociata che ha portato in esposizione il Santissimo Sacramento accompagnato dai diaconi e dai sacerdoti diocesani, da numerosi ministranti, dai malati accompagnati dai volontari dell’Unitalsi, e da numerosi fedeli. Tornati a San Marco dal sagrato ha impartito la benedizione eucaristica.
